L' artista
Nato nel 1935 a Shangay, Hsiao Chin fu protagonista dell’avanguardia cinese degli anni Cinquanta, primo artista in Europa a dedicarsi alla comunicazione tra arte occidentale e orientale e cofondatore del gruppo Ton-Fan, primo gruppo cinese a promuovere l’arte astratta.
Nel 1961 fu cofondatore del movimento Punto a Milano e, tra il 1962 e il 1966, organizzò tredici mostre in Europa e a Taiwan, basate sulla comunicazione tra opere di artisti europei, asiatici e sud americani, di diversa nazionalità e origine culturale. L’intenzione di queste iniziative era ricercare la purezza e la consapevolezza attraverso l’unione spirituale dei diversi linguaggi artistici.
Le sue forme espressive sono infatti il risultato della commistione tra la tradizione artistica cinese e il concettualismo tipico del modernismo europeo e americano. La sua arte astratta, pregna di significati filosofici, si configura come un cammino verso la verità, la chiave per andare oltre i limiti nazionali e culturali ed arrivare all’essenza dell’umanità. L’artista, come indicato dalla filosofia Tao, raggiunge la propria realizzazione personale e la riflette nelle proprie opere.
Queste opere rispecchiano le sue ricerche artistiche degli anni Settanta, caratterizzate da volumi che prendono forme simboliche circolari, triangolari, quadrate, riconducibili alla perfezione, ascensione spirituale, evoluzione e cambiamento, punti cardine della sua filosofia. Già dalla seconda metà degli anni Sessanta la produzione di Hsiao Chin si era orientata a dei lavori più minimalisti, con tonalità limitate e forme regolari con l’intenzione di rappresentare l’infinito.